I mercatini delle pulci si affermano nella Parigi di fine Ottocento, frutto dell'inventiva degli straccivendoli che si danno appuntamento in alcune piazze e strade della capitale per esporre le loro merci. Tra le zone prescelte nel XIX secolo come oggi figura certamente Saint-Quen, comune francese che lega la sua fama ad uno dei mercatini delle pulci più famosi del mondo oltre che il più grande d'Europa, un appuntamento imperdibile per tutti i turisti che, con una piacevole passeggiata di un quarto d'ora dalla Torre Eiffel, possono entrare in un mondo popolato da file chilometriche di bancarelle con cataste di capi d'abbigliamento in cui rovistare, rigattieri che propongono pezzi rari d'antiquariato e modernariato, grandi occasioni e qualche possibile truffa...
Notoriamente i mercatini delle pulci sono, infatti, un caotico bazar aperto a tutte le merci e d'altra parte è l'occhio del compratore a determinare il valore degli oggetti esposti e quelli che alcuni chiamano cianfrusaglie sono tesori ricercati da altri. Succede così che una scatola di vecchi bottoni venga acquistata con gioia da chi adora giocare con gli abiti vintage, le insegne di locali oramai chiusi divengano opere d'arte da esporre sulle pareti dei salotti di amanti del passato e vinili (seppure con qualche graffio) rappresentino un sogno che si realizza per chi possiede un grammofono, magari comprato proprio in un mercatino.
Cercando negli scatoloni ricolmi di libri polverosi ci si può imbattere in un'edizione rara, trovare in una catasta di oggetti kitsch il soprammobile di cui ci si innamora, comprare abiti retrò capaci di rendere unico il look, reperire acquasantiere, lampade vintage, raffinate porcellane, giocattoli in legno, sveglie non più funzionanti e gioielli antichi.
I mercatini delle pulci mettono in mostra le vite delle persone, attraverso oggetti di grande valore che si trovano accanto a cianfrusaglie delle quali ci si è liberati con piacere e forse anche per questo motivo ci appassionano così tanto. Camminando tra le bancarelle dei mercati animati da cose appartenute ad altre persone possiamo accarezzarne le vite, immaginare la storia degli oggetti, pure dei più semplici, e sognare la loro nuova vita quando diventeranno nostri.
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